Indice
- Il carattere tipografico
- Il disegno dei caratteri tipografici
- Tondo
- Bastone
- Egizio o egiziano
- Graziato
- Condensed o condensato
- Extended
- Oblique
- Corsivo o italic
Il carattere tipografico
Il carattere tipografico (le font) è un elemento strutturale del testo che viene utilizzato nell’impaginato in determinati tipi di font, in tipografia corrisponde a un blocchetto metallico di lega costituita da piombo, antimonio e stagno, che riproduce una lettera, un numero o un qualsiasi altro simbolo letterario ecc.
Un carattere tipografico, per esempio, Times o Helvetica si chiama font (dall’inglese). Il termine in realtà risale dal termine francese fonte, che significa fusione, già in uso nelle tipografie del Cinquecento.
Esso, indicava l’insieme dei caratteri tipografici in lega metallica realizzati in un sessione di fusione. Dunque “la font”, e non “il font” come si sente spesso dire in campo informatico.
Il disegno dei caratteri tipografici
Le famiglie dei caratteri tipografici sono formate da lettere, numeri e segni di punteggiatura disegnati in un particolare stile detto font.
Le font elettroniche digitali sono nate all’inizio degli anni 80, con il PostScript (di Adobe) e con il Macintosh (di Apple). I primi caratteri del primo Macintosh risalgono a gennaio 1984, mentre quelle del primo Windows di Microsoft a novembre 1985.
Esse erano in formato raster, cioè fatte di puntini, ma già nel 1985 Adobe e Apple producono la LaserWriter, la prima stampante laser, che conteneva 4 font PostScript: Times, Helvetica, Courier, Symbol, ognuna delle prime tre in quattro stili (Regular, Italic, Bold e BoldI-talic) per un totale di 13 stili.
I caratteri PostScript non sono font a puntini, ma font outlined, il cui tracciato cioè è definito da una formula, ma sono troppo complesse per l’uso non specializzato.
E solo nel 1990 Apple realizzerà le prime font TrueType, anch’esse outlined ma di uso più semplice, e dà in licenza la tecnologia a Microsoft, che la modifica.
Dal 1994 in poi esisteranno dunque i caratteri raster e tre tipi di carattere outlined: PostScript, TrueType versione Apple e TrueType versione Microsoft, ma per complicare il panorama entra in scena la cosiddetta Advanced Typography (la tecnologia informatica di Apple per il rendering avanzato dei caratteri).
Nel 2003 Adobe, decide di cessare la produzione dei caratteri PostScript producendo esclusivamente gli OpenType, che sono ad oggi, le uniche font che vale la pena avere e utilizzare per il grafico e l’impaginatore.
Da quegli anni ad oggi il disegno del carattere tipografico si è evoluto continuamente, generando vare famiglie di font, esattamente per Aldo novarese esse si dividono in 10 grandi famiglie:
Tondo
È un bastone composto, dal peso variabile del tratto e dalla mancanza di grazie all’estremità. Il tondo (definito anche come scrittura rotonda) è il tipo di carattere in cui l’asse di ogni lettera è perpendicolare alla linea di base.Tra i caratteri che riprendono lo stile tondo attualmente diffusi sono inclusi: Bembo, Baskerville, Caslon, Bodoni, Times New Roman e Garamond.
Bastone o San Serif
Font bastone o Sans Serif, sono quei caratteri privi di grazie decorative come terminazioni del tratto della lettera, e sono lo standard per lo schermo digitale, in quanto forniscono una resa più nitida e leggibile rispetto ai caratteri graziati.
Egizio o Egiziano
Gli egizi o Slab Serif, sono caratteri dal tratto marcato che presentano terminazioni a barra (slab), come le terminazioni della “l” e della “k”. Sono così chiamati perché hanno delle “Grazie“ squadrate, con o senza raccordi.
Graziato o Serif
Le font graziate o Serif, sono caratterizzate da sottili terminazioni che chiudono i tratti e da linee di peso variabile. Esso nasce da una necessità concreta ancor più che estetica; nella fattispecie, dalla difficoltà degli scalpellini dell’antica Roma di incidere le lettere nella pietra con terminazioni ad angolo retto.
Condensed o Condensato
In questo bastone le lettere sono compresse in orizzontale creando un effetto di allungamento, mentre il tratto resta regolare.
Extended
Le lettere sono espanse in senso orizzontale.
Oblique o inclinato
Il fondo dei font di base è inclinato verso destra, si trovano si solito nelle famiglie dei bastoni e non vanno confusi con i corsivi. A differenza del tipo corsivo, tuttavia, non utilizza diverse forme di glifo; utilizza gli stessi glifi del tipo romano, tranne quelli inclinati. Oblique indica quindi che il font è la variante inclinata digitalmente del font, con pochissimi o nessun intervento di correzione da parte del designer.
Corsivo o italic
Il corsivo autentico è un carattere disegnato con angolo di inclinazione compreso tra 7° e 20° gradi. I corsivi sono tipici delle famiglie dei graziati. In tipografia, il corsivo è un tipo di carattere che si basa su una forma stilizzata di calligrafica della scrittura a mano. Italic, al contrario, è disegnato appositamente dal designer con glifi speciali.
Di seguito la classificazione dei caratteri tipografici di Aldo Novarese.