Preparare il colore per la stampa

Preparare il colore per la stampa

Come preparare il colore per la stampa?

Prima di mandare il lavoro in stampa si possono utilizzare diversi metodi per fare in modo che una volta stampati i colori del progetto abbiano l’aspetto voluto.

La prima cosa da fare una volta finito il lavoro è quella di preparare il colore per la stampa, dato che una volta mandato in stampa difficilmente è possibile correggere eventuali errori che altrimenti potrebbero influire sui costi di produzione (sopratutto se parliamo di grandi tirature).

Preparare il colore per la stampa

Preparare il colore per la stampa vuol dire, eseguire una serie di controlli di prestampa, per garantire la qualità finale del lavoro, oltre che una chiara comunicazione tra grafico, cliente e stampatore.

Quindi prima di mandare un file in stampa assicurarsi che:

1. Tutti i colori non utilizzati siano stati cancellati.

2. Il nero deve essere nero e no il colore registrazione, che stampa su tutte le lastre.

3. Quello che deve essere stampato in colore Registrazione sia in Registrazione e non Nero, per evitare che compaia solo sulla lastra del nero.

4. Tutti i colori piatti siano stati presi in considerazione. Se non si deve stampare in colori speciali allora ricordarsi di convertire in quadricromia CMYK tutte le tinte piatte.

5. Tutte le immagini devono essere convertite in CMYK e non in RGB, compresi i loghi, cartine e icone. Tranne in alcuni casi in cui lo stampatore vuole convertire personalmente l’immagine per adeguarla al profilo della sua stampante.

6. La propria impostazione del colore coincida con le aspettative dello stampatore. Se il tipografo si aspetta un lavoro a quattro colori non possiamo dargli un file con colori speciali piatti.

7. Utilizzare i campioni giusti. Se il lavoro è impostato su carta non patinata, per esempio, tutti i colori piatti devono essere impostati come Uncoated (non patinata).

Percentuali e miscelanze dei colori

I colori speciali e quelli di quadricromia si possono combinare usando percentuali e sovrastampe per produrre una ricca gamma di effetti cromatici.

Le percentuali

I tre colori fondamentali di quadricromia Ciano, Magenta e Giallo si possono stampare con incrementi percentuali del 10% in 1330 tinte, che diventano 15000 se si utilizza anche il nero. Al di sotto del 10% o superiore al 90% possono non essere stampate accuratamente a causa dell’effetto di incremento del punto. Per vedere l’aspetto in stampa di una percentuale, sul margine di taglio del foglio di stampa troveremo una scala di controllo, che fa da guida per eventuali regolazioni da eseguire prima dell’invio in stampa. È l’unico modo per capire come e se le basse percentuali vanno a registro. Inoltre dato che gli inchiostri CMYK si possono stampare a valori compresi tra 0 e 100% il colore si esprime come percentuale dei relativi inchiostri. Il totale dei valori non dovrebbe superare 240 perché in caso contrario ne risulterebbe in colore impastato.

Il Multi-link

La funzione permette di mescolare percentuali di due o più colori di quadricromia generando nuove combinazioni cromatiche. Si possono selezionare colori e livelli di retinatura diversi, ottenendo però colori sempre più spenti a man mano che aumenta il numero di quelli utilizzati.

I Pantone si tramutano in CMYK allo stesso modo. Inoltre usando coppie di primari di quadricromia si può sfruttare un primario della sintesi additiva RGB.

Le tavole di colore

Combinando Ciano, Magenta e Giallo di quadricromia si possono ottenere più di mille sfumature diverse di colore ed esse diventano ancora più numerose si alla miscela si aggiunge il nero.

I campioni di colore permettono di farsi una ragionevole idea della tinta che si ottiene combinando percentuali dei colori di quadricromia, anche se la fedeltà della rappresentazione dipende dal controllo che si esercita sul colore in stampa, dalla macchina e dal supporto utilizzato.

Le pagine e le facciate

È importante distinguere tra i numeri di pagina o facciate e quantità di pagine o fogli su cui si stampa. Per esempio un fascicolo di quattro fogli stampati su ambedue le facce una volta piegato si divide in otto pagine o facciate.

Quindi bisogna ricordare che ogni pagina stampata in bianca e volta corrisponde a due facciate. La stessa tecnica si applica ai pieghevoli.

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