Scansione e scanner
La scansione è il processo attraverso il quale si converte l’immagine cartaceo o un lavoro artistico in file digitale. I vantaggi possono essere notevoli, sia per il salvataggio dei dati che per la loro conservazione e copia e per fare ciò si utilizzano prevalentemente due tipi di scanner quello piano (il più comune) e quello a tamburo.
Lo scanner piano
È un tipo di scanner molto diffuso perché costa poco. Durante la scansione l’immagine viene posta su un piano di vetro, sotto il quale scorre un sensore ottico che la illumina leggendo la luce che essa riflette.
Esso genera buone riproduzioni di materiale grafico a toni piatti, ma non è adatto quando si richiede un’alta qualità.
Lo scanner a tamburo
Questo scanner utilizza tubi fotomoltiplicatori anziché un dispositivo ad accompagnamento di carica.
L’originale di monta sul tamburo, un cilindro che ruotando si posiziona di fronte a elementi ottici che scompongono la luce proveniente dall’originale in raggi rossi, blu e verdi.
Esso può produrre scansioni di risoluzioni molto elevate, ma è costoso da utilizzare. Per questo si preferisce per le trasparenze, mentre per i lavori opachi si usa quello piano.
La scala di controllo dei colori
I colori delle tavole di riferimento graduate sono definiti e riprodotti con accuratezza particolare e si utilizzano come guida per assicurare una precisa riproduzione del colore in scansione.
Il confronto dell’originale e dell’immagine acquisita con i campioni graduati consente di mettere a punto la qualità della riproduzione cromatica e di apportare eventuali correzioni. Inoltre le barre di calibrazione colore possono essere fotografate di fianco all’originale affinché compaiano come riferimento nella scansione.